lunedì 12 dicembre 2011

Che ricordi!

Non sembra che siano solo passati due anni,ora abbiamo una squadra completamente da rifare.
Grazie comunque Inter,per questa emozione indimenticabile!

martedì 16 agosto 2011

Assignment 3 : parte quarta

Ho appena finito di leggere ' coltivare le connessioni ' , cioè l ' ultima parte , ' cosa dobbiamo fare ? ' , ed i commenti , alcuni dei quali ho trovato molto interessanti . La frase principale del brano , che mi ha meravigliato molto visto che chi l ' ha scritta è un professore di informatica , è la seguente :
per usare internet non c ' è da imparare quasi niente. Eppure si parla di blocco mentale nei confronti della nuova tecnologia ed in parte è vero , anche da parte mia , devo essere sincero : la grande quantità di novità sconcerta , una persona si sente disorientata davanti a una corrente continua di innovazioni , c ' è come un rigetto nei suoi confronti dettato dalla paura di ciò che non si conosce . Tuttavia , il fatto sbalorditivo è che la maggior parte delle persone che conosco , me compreso , quel che sanno su internet e sullo stare online lo hanno scoperto , imparato da sole . Si arriva quindi al problema centrale , non tecnologico ma bensì di testa : ci troviamo di fronte ad un atteggiamento passivo radicato nella maggior parte della società , e non solo nei confronti dell ' informatica , e che forse non riguarda solo il nostro paese . Internet resta comunque un qualcosa con straordinarie potenzialità , è il futuro , è il mezzo più utilizzato con cui la gente impara e , cosa forse ancora più importante , si esprime . E' probabilmente , se usato correttamente , il tassello mancante del puzzle per sviluppare un PLE ( personal learning environment ) che può ampliarsi giornalmente , catturando interessi ed ampliando le possibilità di dire e di ascoltare . Ciò é dovuto al fatto che stare online offre un ' infinità di modi di agire , risolvendo così due problemi che caratterizzano parte della società contemporanea : da una parte si supera la oggettività , in quanto ognuno si muove in modo autonomo e soggettivo , dall ' altra il semplice fatto di agire implica un netto cambiamento fra immobilismo ed attivismo .

lunedì 15 agosto 2011

Assignment 3 . parte terza

E' per me , sempre scettico nei confronti dell ' informatica , straordinario scopriere quanti argomenti , apparentemente estranei da questa materia , si legano invece saldamente ad essa : in ' coltivare le connessioni ' si parla di sviluppo esponenziale , di reti di sviluppo , di dicotomia fra riduzioniso ed olismo , di scolarizzazione , tutti temi che portano a riflessioni che si spingono più in là dell ' informatica pura ma che a quanto pare vi sono collegate da un filo immaginario . La cosa che più mi affascina è leggere con quanta forza si insiste sul concetto di vita anche in ambito informatico : '
Forse qualcuno si sta domandando cosa intenda per cosa viva. Ecco degli esempi : [...] ,
la nostra blogoclasse, una comunità
di persone che si riuniscono periodicamente per discutere su un argomento di
comune interesse, magari in internet, una comunità di pratica, l’insieme dei feed
dei siti che mi interessano. ' . Può non sorprendere il fatto di trovare in questa lista classi e comunità , che alla fine sono insiemi di persono vive e quindi riconducibli alla vita , più sorprendente è trovare nell ' elenco i feed . Proviamo a riflettere insieme : vita è ciò che nasce , che muore e che nel mentre si trasforma : i feed sono legati alla vita perchè rappresentano idee di persone vive , le comunicano , sono interessi , notizie , spunti di riflessione , connessioni con altri esseri umani , quello che vogliamo , ma restano idee e come tali si sviluppano dalla vita e sono oggetto di interesse .
Procedendo la lettura ho incontrato delle metafore particolari delle quali la mia preferita è la passeggiata nel bosco : mi trova pienamente d ' accordo sulla soggettività , almeno in molti ambiti , della conoscenza ( naturalmente sto generalizzando un discorso che era partito dalle connessioni e dal loro innumerevole numero ) . Ognuno deve trovare il percorso del sapere che preferisce e soffermarsi su quello che più l ' affacina , trovo odiosa una conoscenza standardizzata che tende a rendere uguale il modo di vedere di tutti , resto invece sorpreso ed ammirato nell ' ascoltare opposte opinioni su un ' opere d'arte , un libro , un pensiero qualsiasi. Come scritto nel testo : i modi di conoscere sono infiniti.

Assignement 3 : parte seconda

Wow , scoprire qualcosa che si ha davanti agli occhi ma sulla quale non avevamo mai riflettuto ! Le reti , e le reti in ogni campo ,biologia , economia , informatica ma probabilmente in qualsiasi altro ! Il nuovo che nasce da interazioni di nodi e connessioni : sicuramente un processo complicato e incontrollabile ma non l'unico da cui il nuovo nasce , almeno secondo me : qualcosa di innovativo , sia nel bene che nel male , può nascera dalla genialità di un singolo , dalla unicità di un evento , più spesso da un errore . Resta il fatto che una collaborazione di nodi , a loro volta organizzati ed organizzabili , e di connessioni , equivalenti ma diverse , da vita a qualcosa che sovrasta la mera somma delle parti e ciò mi ha veramente colpito . Non avevo mai associato la forma della rete alla complessità , eppure adesso questa mi sembra perfetta . Riflettere sulle reti mi ha fatto tornare in mente una chiaccherata avuta con il mio vecchio professore di arte : se  in ' coltivare le connessioni ' si afferma che da interazioni di singole parti si arriva ad un prodotto non prevedibile , il cui sviluppo è incontrollabile ma la cui esistenza poggia su qualcosa che già esiste ( e questo appare alquanto ovvio ) , cioè sui nodi e sulle connessioni stesse , lui paragonava lo sviluppo dell'arte alla marea . Una corrente artistica , che è un prodotto della cultura umana , e quindi volendo di una rete , cresce lentamente , raccogliendo insuccessi ed umiliazioni , ma con il tempo cresce , semplicemente viene compresa , fino a raggiungere il suo massimo . Come per un ' onda tuttavia , il suo apice è anche l ' inizio del suo declino , la nascita di un ' altra onda , la nascita di un 'avanguardia . Anche in questo caso il processo è imprevedibile ed incontrollabile e forse il discorso può essere esteso oltre i confini dell ' arte stessa . Non so come mi è venuto in mente il paragone neanche troppo corretto fra onda e rete , spero comunque di potere suscitare un certo interesse in chi legge l'articolo .

giovedì 11 agosto 2011

Assignment 3 : parte prima

Devo essere sincero , quando ho visto che il terzo assignment consisteva nel commento di un brano di quasi sessanta pagine sono rimasto un po' sconcertato , mi sono sentito come al liceo , quando l ' unico tema che trovavo interessate implicava la lettura di vari articoli o saggi . Ho iniziato quindi a leggere  ' Coltivare le connessioni ' e , nonostante l ' informatica non rientri nei miei interessi l ' ho trovato appassionante ed ho deciso di commentarlo in più di un post e ciò per vari motivi :
1 ) posso approfondire più argomenti ;
2 ) non sono costretto a leggere il brano tutto in una volta ( per ora ho letto le prime venti pagine ) ;
3 ) posso fare altri post contemporanemente .
Naturalmente parlerò di ciò che mi ha colpito maggiormente , sperando di fare un discorso lineare , anche se già so che non sarà facile .
Dopo questo breve prologo passiamo a ' Coltivare le connessioni '.

Un argomento su cui spesso mi sono soffermato a riflettere e che ho ritrovato qui è l'evoluzione come qualcosa che può essere rappresentato su un grafico con andamento esponenziale:




Proviamo a pensare a come si è sviluppata la vita sulla Terra , al lunghissimo periodo che ci è voluto perchè si sviluppassero le giuste condizioni e quindi come dai primi e semplici organismi si sia arrivati ai pesci , agli uccelli , ai mamiferi , all'uomo . Pensimo ora a come si è evoluta la Cultura dell ' uomo , come la sua storia sia caratterizzata da enormi passi in avanti . Cosa possiamo notare di comune ? Cosa c'è di simile fra Natura e Ragione , altro nome che possiamo , forse non correttamente o forse sì , attibuire alla Cultura ? Si parla sempre di evoluzione ma in campi abbastanza distanti , eppure etrambi condividono il modo di procedere , quello tipico dell'esponenziale . La Vita ha avuto inizio solamente dopo un tempo che per noi è esageratamente lungo , poi si è evoluta , da prima lentamente , poi sempre più velocemente , infine , da relativamente poche specie animali siamo giunti ad numero elevatissimo di queste , fino  all ' uomo , e questo percorso è ancora in atto : probabilmente sta correndo più velocemente che in passato ma ad un ritmo che , paragonato alla nostra vita , appare lento . E ' proprio come nel grafico : da un iniziale , impercettibile ma presente , ritmo di evoluzione , siamo passati ad una sua esplosione che ha portato fino all ' uomo . Questa è esattamente la solita cosa che è successa e sta succedendo con la Cultura : le basi poste nel passato e per le quali ci sono voluti secoli permettono oggi di correre con ritmo forsennato in vari campi , sviluppare nuove conoscenze , avvicinarsi alle leggi stesse della Natura . La Cultura non è solo questo però , è l'intero patrimonio di un popolo , quello umano in questo caso , è educazione , è rispetto : in questi campi siamo , credo , ancora estremamente indietro e , nonostante i successi in altri , ciò mi fa pensare che forse , in un ipotetico grafico della Cultura o  della Ragione , la nostra posizione sia meno che intermedia , lontana da un  picco che sembra inarrivabile . Petrarca affermava che ' noi siamo nani su spalle di giganti ' , intentendo che gli antichi avevano un senso etico ed una genialità maggiore della nostra : non penso sia così , gli uomini sono sempre i soliti , con pregi e difetti. Penso invece che la Storia , fatta di Conoscenza , di Ragione ma anche di errori , abbagli , inganni , debba essere come un parametro matematico da seguire se vogliamo rispetttare l ' ormai famoso grafico esponenziale , come nella fondazione di Asimov , ricordando però che la Vita e la Cultura non sono mere equazioni e che quindi possono andare incontro ad imprevisti ed incertezze.


giovedì 4 agosto 2011

Disco pogo

Questa canzone è da ascoltare in tutti i modi , è troppo intrippante , la canzone della mia vacanza in Corsica .



martedì 2 agosto 2011

Ulisse

Stavo leggendo un po' di Commedia e ho torvato uno dei miei brani preferiti , mi è venuta voglia di postarlo , non c'è un motivo , voglio solo condividerlo con voi sperando che vi piaccia come piace a me .

'' O frati' , dissi , 'che per cento milia
perigli siete giunti a l' occidente ,
a questa tanto piccola vigilia

d'i nostri sensi ch' è del rimanente
non vogliate negar l' esperienza ,
di retro al sol , del mondo senza gente .

Considerate la vostra semenza :
fatti non foste a viver come bruti ,
ma per seguire virtute e canoscenza '.

Li mi compagni fec' io si aguti ,
con questa orazion picciola , al cammino ,
che a pena poscia li avrei ritenuti ;

e volta nostra poppa nel mattino ,
de' remi facemmo ali al folle volo ,
sempre acquistando dal lato mancino .'

venerdì 22 luglio 2011

Nesta,Pastore e Milito

Per ogni giocatore di fantacalcio che si rispetti arriva un momento , verso la fine del mese di luglio , in cui è necessario , fiosiologico, prepararsi una lista di giocatori da strappare agli amici\nemici che ci affronteranno nel futuro fantacampionato . Ecco quel momento è arrivato . Il mercato è ancora attivo , le rose incomplete, ma come non pensare a quale sarà la nostra punta di diamante , il nostro centrocampista da dieci goal, il nostro muro difensivo ? E' ormai una tradizione che dura dagli anni delle superiori : inizio settembre , ritrovo verso le nove di sera, a casa di uno di noi, pronti per una serata super,dove si possono scoprire rivalità inattese, dove la persona più mite del mondo ti minaccia perchè gli hai soffiato Brandao ( no , no Samuel , Brandao ) , è l'ora dell'asta , che inesorabilmente si avvicina . Ora , visto che molti miei avversari seguono il blog , non sarò così sciocco da spiattellare i miei colpi a sorpresa, ma certo posso parlare dei miei pupilli , giocatori che sono nella mia rosa da quando gioco e che certo i miei cari avversari mi faranno prendere a caro prezzo . Il primo è in assoluto Bellini , difensore di fascia sinistra, una specie di amuleto, un portafortuna che compro e non schiero mai . Poi i tre che mi hanno fatto vincere il campionato 2010 , ovvero Nesta , Pastore e Milito : anche se l'anno scorso il principe ha deluso io penso ancora che possa fare bene . Vi terrò aggiornati sui miei acquisti . Buon fantacalcio a tutti.

giovedì 14 aprile 2011

Calcolo,realtà e natura

'E' proprio come la storia del vecchio consiglio di guerra austriaco,almeno per quel tanto che so di cose militari:sulla carta,essi avevano sconfitto e fatto prigioniero Napoleone,e lì,al chiuso del loro gabinetto,avevano calcolato e dedotto tutto con il massimo acume;ma poi,guarda un po',il generale Mack si arrende con tutta la sua armata,eh,eh,eh!Vedo,vedo,batjuska Rodion Romanovic,voi ridete di me perche io,un tipo così borghese,prendo sempre i miei piccoli esempi dalla storia militare.Che farci?E' una mia debolezza,amo l'arte della guerra,emi piace tanto,ma tanto leggere quelle relazioni militari...Ho proprio sbagliato carriera.Avrei dovuto fare il militare,proprio così.Forse non sarei diventato un Napoleone,ma almeno maggiore nell'esercito lo sarei diventato senz'altro!E adesso vi dirò,mio caro,tutta la verità riguardo a quella faccenda,vale a dire a quel caso particolare:la realtà e la natura,amico mio,sono una cosa importante,e a volte tagliano tremendamente le gambe al calcolo più sagace!...L'ingegno,secondo me,p una cosa magnifica:è,per così dire,l'ornamento della natura e la consolazione della vita;e quanti trucchi ti escogita!Altrimenti,come potrebbe scoprire la verità un povero giudice istruttore,per lo più già fuorviato dalla sua fantasia,perchè in fin dei conti,è anche lui un comune mortale?Ma la natura,alla fine,aiuta questo povero giudice istruttore,ecco qual è il guaio!...La natura è uno specchio,uno specchio,e dei più trasparenti!Guardati dentro ed ammirati,ecco come stanno le cose.'
Ieri sera ero beatamente a letto,a leggere il capolavoro di 'sua maestà' Dostoevskij e ho incontrato questo passo bellissimo:ci ho pensato tutto il giorno.C'è un po' di tutto,dal pessimismo leopardiano sulla natura matrigna,alle ammonizioni di Seneca di anteporre la realtà,ma soprattutto il realismo,alla speranza,al calcolo('Chi ti assicura di vivere così a lungo?Non ti vergogni di riservare così grandi cose ad un'età così tarda?' tuonava il filosofo in una sua epistola).In realtà Dostoevskij lo affronta in un modo così innovativo,così semplice,così emozionante,che a leggerlo mi vengono i brividi,In fondo,non è proprio così?Il calcolo,la previsone,la stessa logica di noi uomini,è sempre soggetta alla natura,alla realtà.Non possiamo opporci a quello che siamo,andare contro nostra stessa natura,la realtà è spesso diversa da quella che ci immaginiamo,con mille sfaccettature,infinite possibilità.Cosa può il calcolo di fronte a ciò?Come può la natura,immensa e potente,essere nascosta dal pallido velo della porevisione?Ogni minima oscillazione,può sconvolgere il calcolo più esatto del più colto studioso,ecco la verità:niente ha potuto il consiglio austriaco con il suo piano perfetto,niente può il criminale contro la sua coscienza,niente ha potuto l'uomo per evitare guerre,disastri,incomprensioni.
Questo è un concetto molto profondo,che certo io non ho saputo esprime al meglio,mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi,amici miei,e certo sono curioso di vedere come Dostoevskij svilupperà tale pensiero in questo romanzo che comunque consiglio a tutti.

venerdì 25 marzo 2011

Voglio fare l'usciere

Ciao ragazzi,scusate il mio 'assenteismo' di questa ultima settimana,ho avuto qualche impegno,non solo universitario e,volente o nolente non ho potuto dedicarmi a questo blog.Sperando di allietarvi la serata,condivido questo (bellissimo) video,il cui titolo è ripreso dall'indirizzo del mio blog.L'ho visto cento volte ma mi fa sempre ridere,buona visione.

giovedì 17 marzo 2011

L'Inizio

Finalmente,approfittando della giornata di festa nazionale,ho creato il mio blog.Sarò sincero,costruire questo spazio informatico dove scrivere pensieri personali e quant'altro non è mai stato il mio sogno,io sono un pigro e con il computer ho un rapporto conflittuale che dura ormai da un decennio.Questa cosa però non mi abbatte:cercherò di sfruttare questa opportunità per provare ad apprezzare maggiormente il mondo dell'informatica,mondo che ormai domina la vita quotidiana di milioni di persone(anche io sono un facebook dipendente).Ma partiamo dal tiolo del mio blog:est modus in rebus,massima del venerattissimo(almeno da parte mia) poeta latino Orazio.Con questa frase il poeta voleva fare capire che in qualsiasi cosa c'è un limite e la verà felicità sta proprio nel rispettare questo limite.Ora,questo è quello che cercherò di fare:il mio blog sarà un'unione di sacro e profano,come direbbe un mio carissimo amico,cioè di argomenti seri(diciamo anche noiosi per molti) e bischerate,perchè in questa vita è necessario anche ridere,cercando di non esagerare nè con i primi nè con i secondi.
Sperando che il blog piaccia,per ora vi saluto.
                                                                                       Abramo Ponticelli